Un esposto alla Procura della Repubblica di Foggia e uno alla procura della Corte dei Conti per far luce sulla situazione gestione rifiuti e sull’igiene urbana che è stata depositata in giornata dopo aver avanzato  la richiesta di un ritiro della delibera di affidamento del servizio ad Amiu. Si è tenuta nel pomeriggio, presso lo studio dell’avvocato Michele Varia, la conferenza stampa dei rappresentanti delle associazioni “La Società Civile”, “Konsumer Italia di Foggia” e “Italia Nostra di Foggia” che hanno sottoscritto il documento inviato alla magistratura insieme ad un gruppo di avvocati-cittadini che stanno seguendo la vicenda.

Viene contestato l’affidamento diretto ad Amiu, azione che dovrebbe essere una eccezione a livello amministrativo da applicare solo se ricorrono precise condizioni che, invece, per Foggia mancano e non solo secondo i sottoscrittori dell’esposto ma anche dei tanti cittadini che hanno evidenziato le condizioni igieniche di Foggia. Viene valutato un atto politico che favorisce Bari rispetto a Foggia. Vengono rilevati degli errori nell’affidamento  e cioè che devono essere verificabili alcuni elementi fondamentali: deve essere conveniente e che a gestire il servizio deve essere una società affidabile. Siamo ancora, purtroppo, in regime di proroga e questo in pochi lo sanno in attesa che il contratto di’affidamento venga sottoscritto. Ad ogni modo la città continua ad essere sporca.

Nell’esposto emerge la questione dell’igiene urbana. Cassonetti non a norma e non lavati. Il Comune  ha pagato fatture per questi servizi che non sarebbero stati prestati completamente o per niente..

“Abbiamo chiesto agli organi competenti di verificare queste fatture in base al servizio svolto. I dati della raccolta differenziata non sono veritieri. In realtà la differenziata è molto al di sotto del 20%, sostengono gli estensori dell’esposto. Per non parlare dell’impianto di Passo Breccioso che risulta un costo per il Comune mentre per Bari diventa un utile che arriva all’80%”. C’è qualcosa che non quadra per cui i soggetti interessati potranno essere chiamati dalla magistratura a dare risposte esaustive.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *