Valorizzare il patrimonio culturale e rurale dell’Alto Tavoliere, recuperando e potenziando il Tratturo Regio l’Aquila -Foggia, mediante ‘percorsi tratturali’ legati alla pratica millenaria della transumanza.
A questo mira il nuovo bando 4.2b pubblicato dal Gal Daunia Rurale 2020 e rivolto a tutti i Comuni dell’Alto Tavoliere (Apricena, Chieuti, Poggio Imperiale, San Paolo di Civitate, San Severo, Serracapriola, Torremaggiore).
“Con questo bando – spiega il Direttore del Gal Daunia Rurale Dante de Lallo – abbiamo recepito le istanze del territorio, degli attori pubblici e privati interessati alla valorizzazione del Tratturo Regio, come pure della Regione Puglia, la quale ha stimolato una cooperazione istituzionale per supportare le strategie di valorizzazione dei tratturi pugliesi. Abbiamo, quindi, operato le opportune modifiche al nostro Piano di Azione, dedicando risorse residue in via prioritaria per la soddisfazione di questa esigenza specifica dell’Alto Tavoliere, che apre prospettive future in termini strategici per la rivitalizzazione delle nostre aree rurali”.
L’intervento, la cui dotazione finanziaria è apri a 90mila euro, prevede il finanziamento di uno studio di fattibilità per la promozione e valorizzazione dell’itinerario del Tratturo Regio “L’Aquila – Foggia” che insiste nell’area dell’Alto Tavoliere, toccando i comuni di Chieuti, Serracapriola, San Paolo di Civitate e San Severo.
“È una grande opportunità che viene offerta a noi amministratori – dichiara Emilio Di Pumpo, sindaco di Torremaggione e Vicepresidente del GAL Daunia Rurale 2020- perché i tratturi costituiscono una componente territoriale di straordinaria importanza che è giusto che venga valorizzata e potenziata. In particolare, il Tratturo Regio “L’Aquila – Foggia”, ha contribuito non solo a plasmare l’identità paesaggistica, ma è stato elemento fondante e qualificante della storia economica, sociale e culturale del nostro territorio”.
Il tratturo regio L’Aquila-Foggia, conosciuto anche come tratturo del Re o tratturo Magno, con i suoi 244 km è il più lungo e il più importante tratturo italiano. Fino a cinquanta anni fa era attraversato ogni anno da tantissimi allevatori che conducevano le greggi dalla montagna aquilana alla pianura pugliese e viceversa.